sabato 4 febbraio 2017

La faccia della Raggi e chi se la imbelletta.

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In quel volto stirato e ora anche scavato sta tutto il fallimento di un' impresa tentata da sprovveduti, avventati, ingenui, facilitata da chi sapeva che se pure avessero vinto la mano, avrebbero perso la seconda e decisiva manche : facciamoli vincere a questo giro, intanto li aspettiamo al prossimo.
Se poi il prossimo sarebbe stato quello delle Olimpiadi negate, davanti a cui il branco predatorio ha sicuramente giurato vendette e stretto patti di sangue, o il giro sarebbe consistito in quell'attacco giornaliero a cui sicuramente era stato assegnato un pool di sicari e specialisti in trame e veleni , o sarebbe stata la quantità di scemenze che da apprendisti stregoni i neo amministratori di Roma avrebbero fatto o detto, non si sa e poco importa; comunque tutte le eventualità possibili si sono verificate insieme.
La plateale dimostrazione che di partiti se ne può forse  fare a meno, di quelli esistenti certamente si, MA NON  SI  PUÒ  FARE  A  MENO  DELLA POLITICA,  DI  CHI  SA  FARLA,  GESTIRLA,  DI  CHI  NE  CAPISCE QUALCOSA è davanti agli occhi di tutti, è nella faccia scavata del Sindaco di Roma, di una che non dorme e non mangia da un po'.
Lo slogan di Grillo secondo cui chiunque può farlo, chiunque è capace, basta studiare un po’,  sono ragazzi meravigliosi, studiano, imparano, si dimostra un feroce inganno.

Un tempo ci si riferiva alla politica come ad un'Arte, a una Scienza, a cui dedicare  un corso di studi universitari, una laurea che per carità non basta neppure a farsi un’idea del problema, come ogni laurea, ma chi si candidava ad amministrare Roma non poteva pensare che fosse un po’come amministrare un condominio, e non lo si può pensare neppure per il più piccolo paese d’Italia . Non hanno, non avevano affatto chiaro  che non è solo questione del passo dopo passo, di buona amministrazione, di attività e passività, di correttezza e rispetto delle leggi, non lo hanno chiaro a Roma, non lo hanno chiaro altrove. Tutto ciò è necessario, ma non è sufficiente.
  


PERO’ ALMENO UNA COSA DOVEVA ESSERE CHIARA.
In una amministrazione al centro della corruzione, infiltrata in tutti i suoi gangli, assenteista e lassista,  adusa ad ogni compromesso, NON CI SI PUÒ FIDARE NEPPURE DEGLI AUTISTI.  Va svuotata, epurata, messa in condizione di non nuocere.
E invece la Raggi si fida , si è fidata e anche di se stessa. Misericordia………
Non si fa così, non si prendono in giro i cittadini che ti hanno votata! Quelli che ti hanno votata e non quei quattro  grulli della rete.
Non  avevi la preparazione, neppure la vocazione, la grinta, non hai mai avuto il coraggio di esporre uno straccio di linea politica per la tua città, se non il solito banale rosario di ovvietà. Ma si sa perché, perché non sai, tu e i tuoi amici e colleghi non sapete che cosa sia una linea politica, come si elabori, in cosa si concretizzi e come si esprima.
Ti sei giocata subito i due pezzi migliori (i migliori! preziosi e competenti! gli unici due!)  per tenerti dentro i loschi figuri e le mele marce, ma si può essere così stolidi? Così incapaci di giudicare!  
Ma almeno, visto che sei alle corde, abbi un sussulto di dignità e tira fuori un pezzo magistrale di denuncia, pubblica  tutto quello che sai, che hai visto! Vai all’attacco dei tuoi nemici se hai un minimo di capacità!
Ma sicuro! non hai visto niente, tutta compresa nel ruolo di maestrina al primo incarico, senza accorgerti che non ti trovavi  nella scuoletta di Heidi, come pensavi ma eri entrata  a Mordor.
Si è fidata di se stessa e si sono fidati di lei, ma per affrontare i compiti in maniera degna, non basta certo la selezione fra i quattro bischeri della rete per laurearsi in politica e saper fare il sindaco, non basta neppure essere onesti, questo è necessario ma non  sufficiente. Ci vuole ben altro, ci vuole la vecchia  scuola di partito, ci vuole ad esempio una serie di lezioni molto ben fatte e molto ben digerite di storia della politica urbanistica romana e italiana, tanto per cominciare a sapere di cosa si sarà responsabili. E ci vuole la selezione che nella vecchia scuola di partito si faceva, ma non solo sull’affidabilità, ma sulla dimostrazione delle capacità, selezione in base a riscontri e risultati. Se non porti risultati sei buono e volenteroso ma resti ad attaccare manifesti.
Non c’è niente da inventare, è stata già sperimentato e si sa come funziona, soprattutto il “partito” va a mettere radici fra la gente, nella società civile e dalla società civile trae i militanti. 

 La “rete”, gli attivisti, i portavoce, tutto questo frasario inventato inutilmente è UN CLAMOROSO FALLIMENTO.LA RETE, I GARANTI, I QUADRUMVIRI, I RESPONSABILI, E’ ROBA MENO DEMOCRATICA DEL POLITBURO e  senza dubbio meno funzionale e più ipocrita.  BASTA
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Risultati immagini per FIRENZE LAVORI TRAMVIA E DELLA TAVPerò SE QUALCUNO DI QUEI GIORNALI E GIORNALISTI CHE SI ESERCITANO SULL'ARGOMENTO Roma/Raggi volesse dar prova di coraggio e onestà, potrebbe venire a Firenze e, senza neppure alzare il proverbiale tappeto, trovare all’aria aperta e alla vista di tutti altrettanti monumenti all'incapacità, all'arroganza, allo sperpero del pubblico denaro, sfregi alla città e alla volontà a dei cittadini, oltraggi alla storia, al paesaggio, inchieste molto  faticose in Procura,  strade impercorribili, altro che le famose buche di Roma, ingorghi pazzeschi,  clamorosi errori urbanistici, razzìa di beni pubblici, ma soprattutto che il Sindaco  un giorno proclama che il Comune ha collaborato allo  spreco di  un miliardo e mezzo di euro in un progetto folle e irrealizzabile, l’ha detto lui, Nardella. Forse aveva mangiato troppo aglio e pepe con la fettunta alla Festa dell’Unità e si era sgorgogliato un mezzo fiasco, fatto sta che l’ha detto e l’ha fatto pubblicare, e poi quasi ogni giorno sugli stessi giornali gli stessi giornalisti hanno scritto ogni sorta di retromarcia, giravolta, avantindrè, i termini disponibili sono esauriti.
 Chi non si da pena è il Sindaco, per lui va bene tutto e il contrario di tutto, non impallidisce mai, tende naturalmente al bronzo, gli assessori hanno il beauty con i belletti.
Va tutto bene a Firenze? 


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Se qualcuno vuole ancora scrivere di Roma e del suo Sindaco PRIMA venga a Firenze e abbia il coraggio di scrivere con inchiostro nero su carta, rendere conto  in cronaca nazionale   quali progetti infimi  siano stati approvati e gestiti da generazioni di sindaci di “ grande scuola e provate capacità”. Tutti di specchiata  onestà’!! Tutti formati a Cambridge, a Berkeley!!    Non si sa, ma  di sicuro devono essere stati tutti fans, tutti lettori appassionati di Tolkien, il loro mito;  il loro inconfessato proposito era  cancellare Firenze e  fare una copia di Gran Burrone, ecco non sarà più Firenze! sarà il mitico Gran Burrone!  Al lavoro! MA  i Nani hanno scavato tanto, troppo,  hanno scavato buche enormi in cui ora non si sa bene cosa infilare, treni o autobus o maledizioni, poi hanno  fatto un gran casino portando rotaie nei boschi sacri,  al che i vecchi alberi si sono, incazzatissimi,  allontanati, spariti uno dopo l'altro. Gli Assessori  dicono che presto Gran Burrone sarà realtà,  Viva Primicerio, Domenici, Renzi, Nardella, le conferenze di servizi, le Ferrovie, le tramvie,  i loro Architeknici, i loro Arkistar, i loro super consulenti,  i loro i Protocolli di Intesa,  viva le Valutazioni di Impatto Ambientale fatte alla rovescia, gli appalti dei subsubappalti del consorzio dei subappaltatori appaltanti, viva le gallerie nei monumenti , viva i  sostenitori della stampa e della TV. Grazie!
 Evviva Gran Burrone, finalmente lo avremo, fra poco, a gratis NO,   . .... però saremo:
 tutti dentro, al sicuro con elfi, lotti, nani, e ballerine. Fuori arriva l’Euro a due velocità e noi, solo per un progetto ferroviario in cui si sono impicciati osti, trattori, locandieri, vinattieri e lanaioli, mercatori e usurai, muratori e carrettieri, tutta gente che doveva essere tenuta ben fuori e ben lontana perché analfabeta in materia, abbiamo già sprecato un miliardo e mezzo  di pubblico denaro. L’ha detto Nardella che forse si era sgorgogliato un mezzo fiasco e per una volta è stato sincero. 


Risultati immagini per  FIRENZE  SCAVO DELLA FOSTERAlla faccia di chi piange su un mucchio di macerie e muore di freddo, perché non avremo speranze di tirare su un muro per quei fratelli nostri terremotati e abbandonati  se non col contagocce tedesco, col permesso tedesco, se a loro sta bene.  Questo è il risultato del cumulo di menzogne che ci hanno propinato in tanti anni, di tutti gli sprechi di denaro fatto da chi è sempre impunito;  ma da questo disastro  non ne usciamo col sistema/non sistema M5S.  Del mostro di Pontassieve per favore non diamo notizie, almeno quello stia lontano, segua gli affari del babbo, che di affari ne ha tanti, tanti, e tanti ancora.
 E PER CORTESIA  NON EVOCHIAMO SPETTRI.


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GDB.

martedì 13 dicembre 2016

Gli scatoloni sono a Pontassieve, ma a Roma ha lasciato il cappello.

Roma, Camera dei Deputati 3 gennaio 1925;       
Roma, Direzione del Partito democratico 5 dicembre 2016;

Sono passati novant’anni e il discorso è identico: “se certe cose sono successe il responsabile sono io!!”  E’ vero, tutto  uguale, anche a riguardo delle conseguenze, sempre tutti sull’ Aventino.  MA,  A CHE SERVE????
Cosa è successo qualche giorno fa? E’ successo che il popolo italiano, chiamato dopo tanto tempo ad esprimersi, ha detto chiaro e forte No al “capo”, al suo governo, alla sua politica, alla deforma,  ha fatto un bel pacchetto e glielo ha spedito. Qualcuno ha interpretato in maniera corretta ? ha analizzato con un minimo di intelligenza politica il dato? NO, nessuno, infatti nessuno ha capito la novità: un voto trasversale, non ideologico su una serie di problemi concreti; sono saltati i limiti della politica tradizionalmente intesa e nessuno lo capisce o lo vuole capire. Tutti i partiti compreso il M5S, che partito non è, ma da tale ora si comporta: si è imprigionato su posizioni massimaliste e sterili. Ma se non sei un partito, se sei un movimento, DEVI essere consapevole che il movimento è formato da cittadini che hanno superato ideologie e schemi partitici; l’ultima cosa che devi fare è assumere un comportamento da partito, chiuderti su una serie di  slogan, che non portano a nulla, non consentono di assumere L’INIZIATIVA POLITICA.
Stare a guardare non è una iniziativa politica, e fare una manifestazione non equivale a  iniziativa politica.
La vecchia scuola insegna che vince chi ha l’iniziativa politica in mano, se ne assume i compiti di fronte alle masse, diciamo al popolo, al paese che ha votato NO, e ne diventa il riferimento politico. Invece cosa succede? In questo momento chi ha l’iniziativa è sempre lo stesso soggetto che, non più da Palazzo Chigi ma da quel di Pontassieve, in piedi sugli scatoloni, continua a dirigere l’orchestra. 
In conclusione ben 20 milioni di cittadini che hanno votato NO continuano a mancare di riferimento politico e il M5S non riesce ad uscire dalla dimensione di “movimento di opinione”. Il riferimento politico è ben altro e la strada  da percorrere sarebbe stata completamente  diversa.
Domanda: cosa sarebbe successo se due o tre partiti d’opposizione, in un sussulto di coscienza e amor patrio, fossero andati dal Notaro Mattarella e avessero detto che a fronte della risposta chiara del paese ne raccoglievano il mandato e si impegnavano a:

- indicare una persona di chiara fede democratica e competenza per formare un governo di giuristi ed economisti indipendenti, di chiara fama e affermata capacità al fine di:
-  stendere una legge elettorale legale e rispettosa della Costituzione;
- fronteggiare ogni evenienza di governo e adempiere agli obblighi internazionali;
- andare alle elezioni.

Sarebbe stato impossibile? Sarebbe successo il finimondo?
Certo sarebbe successo al Quirinale, nel Pd, a Pontassieve, nelle tane verdiniane, nelle logge sovranazionali dell'aristocrazia finanziaria ( e basta col chiamarle lobby!!!!), nelle conventicole JPM e di ogni specie, in qualche emirato che si sta comprando il nostro patrimonio pubblico, in Cina, a Davos, a Taormina, a Bruxelles, a Berlino, a Strasburgo……….ma chi se ne frega!!!!!!!!! Ma che bel mal di pancia si sarebbero presi!

           

L’altra sera un Paolo Mieli, in un rigurgito di saggezza, mandava a dire: “ Renzi si ritiri, se vuole fare ancora politica, ricominci pure, se vuole faccia il candidato di Pontassieve……” Ovazioni nelle case davanti alla tv!  Brindisi e gesti di ombrelli appesi al gomito! Tièèèèèè! A Pontassieveeee!! Va a fare il candidato!!!!!
E invece no, il Renzi aveva un Piano B in tasca, maturato nel tempo, sugli infausti sondaggi. Ora da Pontassieve dirige il Conte Gentiloni Silveri tramite la Boschi, e piazza Lotti con un incarico formale allo Sport, ma sostanziale al CIPE ( veicolo di finanziamenti) e all’ Editoria ( controllo dell’informazione).
Si lui lo aveva:le opposizioni avevano il Piano B??Non proprio, sono tutti   imparpagliati.E noi che si fa? Aspettiamo D’Alema? Bersani? A proposito….Avevamo ripreso ad apprezzarlo a mano a mano che usciva dai suoi ermetismi e dai suoi tentennamenti: sentiva odore di vittoria e di rivalsa nei confronti del giudino che si era allevato in seno, apprezzavamo il suo buonsenso padano,  il rispetto per i principi democratici, ci faceva respirare bene, un’aria di normalità, non più l’aria fetente che per tre anni ci ha disgustato.
Ma evidentemente al Piano B del giudino  non ci aveva pensato; e ora come farà a sbaraccarlo? ad avere la maggioranza al Congresso,CON LA CORSA CHE C'E' AI TESSERAMENTI ? Dobbiamo rimpiangere tempi definitivamente andati? Delle sue interviste si ricordano due cose, la prima di non avere la minima contezza del dato della trasversalità esistente  e della fine delle ideologie in Italia e in tutta Europa, che si accompagna alla crisi irreversibile dei “partiti operai”, e la seconda, che sembra una contraddizione, del bisogno di identità e di sovranità.
Bersani si convinca di una cosa: l’identitarismo e il sovranismo, come li chiama lui, non sono il Male, anzi……. Sono incastrati nell’indicazione uscita dal NO e sono il dato politico eminente, espresso dalla saggezza italiana: Identità che porta a far fronte al di sopra delle vecchie ideologie che hanno disturbato per 70 anni il paese, che però andando a ben vedere non erano reali: Peppone e Don Camillo, insieme hanno ricostruito l’Italia bombardata. Chi parla di “instabilità italiana” straparla: ma quale?? La Dc al governo nazionale e il PCI nei governi locali andavano diritti sulla stessa strada, prodotta dalla nostra identità di fondo. Poi vi sono tanti altri piani identitari, a cominciare dalla cultura millenaria, dalle radici ben piantate nel diritto romano (che deve essere preservato), dalla mentalità formatasi nel corso dei secoli, dalla laboriosità, dalla tendenza al risparmio, dal coraggio rimbocchiamoci le maniche, dalla fraterna solidarietà, dall’umanità, e non ultima dalla religiosità.
E la sovranità: caro Bersani, anche tu sei attaccato alla “ditta”, no? Figurati se gli italiani non sono attaccati a ciò che è loro, da sempre, da ciò che è costato sangue e lacrime, vite e fatica dei nostri padri, di tutte le generazioni!! E nessuno venga a dire “avanti c’è posto”, perché qui non c’è più posto, men che meno qualche posto di lavoro. Quando l’Italia era semi spopolata e dalle steppe migravano decine di migliaia di persone ( la maggior parte di loro armate), quando dal mare arrivavano le “nere navi di altri migranti”, e l’ex Impero Romano era alla mercé di chiunque, sì,  ci siamo mescolati, sì forse chissà ( ma è tutto da dimostrare) ci siamo arricchiti, ma domandiamo: a quale prezzo? In quanto tempo?
Secoli e secoli e secoli, fiumi di sangue,  di dolore infinito,  di miserie spaventose. E leggetevi un po’ i libri di storia!! Ma la sovranità non è solo questo, perché possiamo anche essere accoglienti ( c’è un limite a tutto) però la sovranità sulla nostra politica, sull’economia, sul quel poco che resta delle nostre industrie, sulla nostra moneta che a stamparla alla Zecca di Stato non ci costava niente, quanto la carta e l’inchiostro, (ricordi Aldo Moro e le 500 lire di carta?) è cosa reale, umana, non si può sostituire con cose artificiali e fasulle, con principi astratti e infondati e infondanti.
Il nostro comune sentire, il nostro comune linguaggio, la nostra comune cultura, le nostre innate attitudini.
Ogni popolo è libero di autodeterminarsi e avere una casa, e a casa propria scegliere, se stampare soldi, CCT, Bot, e fare debito IN CASA, non con le banche di chissà chi, che poi pretendono di decidere per noi, se possiamo respirare, se possiamo aprire un’attività, se possiamo avere credito, se possiamo ancora vivere.
Siamo molto più preoccupati ora che alla vigilia del Referendum perché i giochi si svolgono sempre più fuori controllo e a nulla valgono. Il Notaro Mattarella e i rituali consulti. Dalla “ridotta di Pontassieve” il ducetto guida i giochi e schiera le truppe a presidiare i valichi, le strade e i ponti. Torneremo! c’era scritto sui muri.  Questi manco sono partiti:Verdini aveva dichiarato: il 4 saremo al governo.Per ora no,Renzi continua a servirsi di lui con un ruolo che ben gli si attaglia,come spada di Damocle sulla testa di Gentiloni.
Abbiamo esultato solo per una notte. 

 P.S. La Radio più ascoltata in Italia stamani diffonde una “battuta” dell’Onorevole Ministro Marianna Madia, esternata a ridosso del Giuramento e riportata da autorevoli quotidiani: “ CHISSA’ COSA PENSANO GLI ITALIANI…..” Le si potrebbe rispondere così: non sono pensieri, Onorevole Ministro, sono un catalogo di fiorite espressioni  gergali, dialettali e gestuali tipicamente italiane, le immagini tutte……… e non sbaglierà.
Il conduttore della Radio più ascoltata in Italia, invece si è espresso così:

“TE LO DIRANNO QUANDO VOTERANNO, VEDRAI”.  

Detto fatto il voto dei cittadini non c'è stato e OGGI 13 dicembre 2016 abbiamo lo stesso il nuovo governo:    



La creazione del ministero allo sport è un capolavoro..
la Boschi a controllare Gentiloni una meraviglia..la Fedeli alla scuola… indescrivibile

Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni
Sottosegretario alla presidenza: Maria Elena Boschi

Ministri senza portafoglio
Anna Finocchiaro: Rapporti con il Parlamento
Marianna Madia: Pubblica Amministrazione
Enrico Costa: Affari Regionali
Claudio De Vincenti: Coesione Territoriale e Mezzogiorno
Luca Lotti: Sport con deleghe su editoria e Cipe

Ministri con portafoglio
Angelino Alfano: Esteri
Marco Minniti: Interno
Andrea Orlando: Giustizia
Roberta Pinotti: Difesa
Pier Carlo Padoan: Economia
Carlo Calenda: Sviluppo Economico
Maurizio Martina: Agricoltura
Gianluca Galletti: Ambiente
Graziano Delrio: Infrastrutture
Beatrice Lorenzin: Salute
Dario Franceschini: Cultura
Valeria Fedeli: Istruzione
Giuliano Poletti: Lavoro.


COSA E’ CAMBIATO ? SOLO QUALCHE NOME . IL CAPPELLAIO MATTO DA PONTASSIEVE SI PREPARA ALLA RISCOSSA INTANTO I SUOI FEDELISSIMI  SONO AL GOVERNO.





lunedì 5 dicembre 2016

VITTORIA, L'ITALIA S'E' DESTA

5 DICEMBRE 2016, PRIMO POPOLO DI FLORENTIA E IL REFERENDUM






E ORA, CON IL CAPO DEL GOVERNO DIMISSIONATO DALLA MAGGIORANZA DEL POPOLO SOVRANO, VADANO A CASA ANCHE TUTTI COLORO CHE, INGINOCCHIATI,  PIU’ CHE SERVILI, SCRIVONO  E BLATERANO ANCORA DI POPULISMO E POPULISTI, CIECHI E SORDI E INCAPACI DI COMPRENDERE LA MATURITA’ DEL POPOLO ESPRESSA IN TUTTI I MODI  NEL CORSO DEGLI ANNI, ATTRAVERSO FORME AUTOORGANIZZATE DI OPPOSIZIONE DEMOCRATICA:   NEI COMITATI,  NEI MOVIMENTI,  NELLA COMUNICAZIONE,  NELLE INIZIATIVE.
CHI NON HA VOLUTO LEGGERE NEL FENOMENO DIFFUSO DEI COMITATI LA NOVITA’ DEL DISSENSO TRASVERSALE E NON IDEOLOGICO DEI CITTADINI,  CIANCIA A VANVERA  DI POPULISMO E NON  CAPISCE  QUANTO SIA IMPORTANTE QUESTO DATO ALTAMENTE POLITICO.


 I GIORNALISTI COMPIACENTI E  PRONI, PRONTI A STRAVOLGERE E DILEGGIARE  LE ISTANZE  CIVILI DEMOCRATICAMENTE ESPRESSE E FIN’ORA POCO O NULLA RAPPRESENTATE,  CHE SI SONO MOSTRATI SENSIBILI SOLO A CHI VOLEVA E VUOLE COMANDARE , TRASFORMATI IN TROMBETTIERI E PROPAGANDISTI  DI REGIME, VADANO FUORI DAI PIEDI: CAPISCANO CHE LA MAGGIORANZA DEL POPOLO ITALIANO  HA VOTATO  ANCHE SU DI LORO. SEGUANO COLUI E COLORO A CUI SI ERANO ACCODATI, VADANO A STENDERSI SUI PASSI DELLE LORO PORTE.
LA SCONFITTA POLITICA DI RENZI E DI COLORO CHE LO HANNO  SOSTENUTO E SERVITO, SEGNA UN PUNTO FERMO PER L’ITALIA: NON CI PROVATE MAI PIU’, E LO CAPISCANO BENE ANCHE COLORO CHE PENSANO DI POTER CONTINUARE  NELLE STESSE MENE AFFARISTICHE E SPREGIUDICATE  SENZA DOVERNE PAGARE LE INEVITABILI CONSEGUENZE:  NELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI, NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, NELL’INDUSTRIA , NELLA GIUSTIZIA, NELLA SCUOLA, NELLA COMUNICAZIONE, NELLA POLITICA ESTERA NELL’INTERA SOCIETA’. IL POPOLO E’ STATO INTERPELLATO ED HA RISPOSTO, FORTE E CHIARO.




TUTTI COLORO CHE AVEVANO IMMAGINATO DI SCALARE LA POLITICA E L’ECONOMIA, SCARDINANDO LO STATO E INSINUANDOSI  NELLE ISTITUZIONI, PER ARRICCHIRSI E FARSI POTENTI STALLI A SPESE NOSTRE, STABILENDO ALLE NOSTRE SPALLE  QUALE  FOSSE LA POLITICA PIU’ VANTAGGIOSA E LUCROSA PER LORO STESSI E LE PROPRIE CONSORTERIE,  SI SPERA CHE ABBIANO CAPITO CHE NON E’ ARIA.
E TANTO VALGA ANCHE PER  COLORO CHE DA “ SERVI DELLO STATO” HANNO PENSATO DI POTERSI  SOTTRARRE AL PROPRIO DOVERE, NON OSSERVANDO L’APPLICAZIONE DELLE LEGGI VIGENTI.
LE PROVINCE DI FIRENZE E SIENA BRILLANO CON IL TRENTINO ALTO ADIGE NELLA CONFERMA DI OTTUSA SUBORDINAZIONE E DI PERSONALE  TORNACONTO:   LE PRIME DUE RIBADENDO LA TRADIZIONALE PROPENSIONE  A RAGIONARE PER LA “BOTTEGA”.
 SU  QUALI  ALTI  IDEALI E SU  QUALI VALORI ETICI  POGGIAVA IL CONSENSO DELL'EX GOVERNO LO ABBIAMO CAPITO:   I TRENTINI/ ALTOATESINI SE PROPRIO  VOGLIONO COSI’ TANTO L'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO POSSONO PRENDERSELO E PORTARSELO A CASA LORO, LI RINGRAZIEREMO PERCHE’ QUI CALEREBBE IL TASSO D’INQUINAMENTO.

                                                             



PRIMO POPOLO DI FLORENTIA REDAZIONALE   

      

giovedì 1 dicembre 2016

IL 4 DICEMBRE E' IN GIOCO IL VALORE DELLA LIBERTA'


La riforma  costituzionale del governo RENZI-VERDINI agisce per  rottamare lo Stato e la democrazia. L'archittettura della costituzione  
con questa riforma annulla ogni   garanzia e  tutela degli organi di controllo democratico accentrando la maggior parte del potere nelle mani del  GOVERNO CHE AVRA' COSI' IN PUGNO  LE CHIAVI della macchina statale. Questa è la  furbata che nasce dalla nuova legge elettorale: L'ITALICUM,legge già approvata che entrerà  in vigore quando si voterà alle prossime elezioni.Ecco come funziona: Il voto degli elettori viene  stravolto da un premio  che garantisce al partito vincente le ELEZIONI POLITICHE un premio del 54% dei SEGGI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI al ballottaggio anche se i voti ottenuti sono al di sotto della maggioranza dei voti espressi. Questo con soddisfazione dei poteri finanziari che comandano questo paese e non solo, dato che ci prestano denaro virtuale che noi dobbiamo – per giunta – elemosinare e restituire con alti interessi aumentando il cosidetto debito pubblico.


Con  la combinazione disposta dalla riforma costituzionale abbinata all’ITALICUM viene  A CONCRETIZZARSI L’INTENTO dei ROTTAMATORI-RIFORMATORI DI ELIMINARE IL PRINCIPIO DI UGUALIANZA E LIBERTA’ DEI CITTADINI. DA QUI NASCE  LA NECESSITA’ DI RIVOLGERE UN APPELLO A TUTTI I CITTADINI PER RICORDARE LORO CHE CON QUESTO VOTO SI DECIDE IL VALORE DELLA LIBERTA’. Tutta la controriforma costituzionale voluta da Renzi,Verdini e Napolitano è configurata per centralizzare il potere decisionale nelle mani del Presidente del consiglio.
Montesquieu ormai è rottamato anche lui : la classica divisione del potere legislativo,giudiziario ed esecutivo è stata completamente abolita a favore dell’esecutivo, nella figura di un uomo solo.
A qualcuno potrebbe anche piacere ma questa forma di potere si allinea ad una situazione internazionale e geopolitica molto delicata: esistono forze politiche,finanziarie, economiche e militari che premono per questo cambiamento istituzionale nel territorio italiano per una Costituzione ridotta ed artificiosa nelle procedure che non garantiscono più l’equilibrio politico e l’azione dei poteri di controllo dello Stato.




Un Senato, composto da 74 consiglieri regionali e 21 sindaci entrambi nominati dai consigli regionali più altri 5 nominati dal presidente della Repubblica,non esprime più la volontà popolare.
Le funzioni di controllo d’indirizzo politico ed economico del Parlamento nei confronti del Governo sono ridotte ed annullate grazie alla legge elettorale : il famigerato “Italicum “. Tutto questo ha un obiettivo che fino ad ora è stato sottovalutato ed è quello relativo al nuovo articolo 78 della controriforma : “ la Camera dei deputati delibera a maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari”. Con il premio  dell’Italicum il governo controlla la maggioranza dei seggi alla Camera e quindi decide anche l’elezione del presidente della Repubblica e di conseguenza anche la nomina della maggioranza dei giudici alla Corte Costituzionale. Gravi rischi albergano in questa controriforma soprattutto riferiti al già citato articolo 78 il quale renderebbe più facile per il governo fare approvare alla Camera lo stato di guerra e sottoporlo alla firma del presidente della Repubblica ; il Senato anche se ridotto ai minimi termini è escluso dal voto, pertanto la maggioranza assoluta richiesta del 50%più 1 è pari a 316 deputati numero facilmente raggiungibile grazie all’italicum che assicura al governo un numero di deputati di oltre 340 seggi.

Risulta chiaro che “ l’Italicum “ è la chiave di volta che sorregge tutta l’impalcatura della controriforma e quindi non potrà esserci una nuova legge elettorale in sostituzione in quanto verrebbe meno il funzionamento e l’accentramento del potere nelle mani del Governo. 

  

domenica 27 novembre 2016

REFERENDUM 4 DICEMBRE : IL PERSEO VOTA NO.....segue intervista.


INTERVISTA IMPOSSIBILE

Dialogo fra un viandante e Perseo
- Scusa ragazzo, ancora nudo, armato e con quella testa di donna in mano dopo tanto tempo?
- Certo signor mio, sono nudo per mostrare che non ho nulla da nascondere, armato perché non si sa mai.. e la testa che ho in mano le pare proprio di una donna?
- La testa non è proprio femminile a dire il vero, ma il corpo sì, a me pare proprio quello di una donna!
- Lasci perdere certi particolari caro signore, guardi qui la testa mozzata: ha mai visto una donna con le serpi al posto dei capelli? Io le dico che conoscevo bene quest’ essere, e anche le altre due sorelle: mostri, le dico, esseri immondi avidi di potere e pericolosi perché vivevano di inganni e soprusi!
- Davvero così?
- Ma in che mondo vive? Anche lei è così ingenuo? Ora ascolti bene: quest’ essere con le serpi in testa quando non aveva altro con cui trastullarsi andava per mercati; piazzava la bancarella e metteva in mostra la mercanzia, e cominciava: “venghino signori venghino, che qui si vende tutto!” Sa cosa vendeva? Pentole,  ma senza coperchi, padelle, bidoni, rottami. Era soprattutto bravo coi bidoni, uh, ne faceva e ne vendeva tanti. Subito dopo rottami, rottamava tutto, e vendeva, vendeva tutto: aria, acqua, terra, sopra, sotto, e tanti  bidoni. Ultimamente anche carta: lei mi domanderà che c’entra la carta, ma io le spiego subito.
- Scusa ragazzo, prima hai detto acqua e terra: che vuoi dire?
- Voglio dire che vendeva roba non sua, che all’epoca mia era di tutti e la chiamavamo Madre Terra; forse ora la terra è di qualcuno, ma anche se così fosse la terra è madre di tutti, preziosa per tutti: lei forse non ne mangia i frutti? Non riceve acqua dal cielo e vita dal sole? E’ così cambiato il mondo?
- A dire il vero è cambiato, purtroppo, ma ti dico che hai ragione tu. Ora dimmi della carta !
- Eh, la carta….ne usa tanta per fare pacchi, ben confezionati e molto allettanti, per involtolare i bidoni e l’altra mercanzia, ma siccome gliene serve tanta l’arraffa dove può e come può, biblioteche intere, perfino roba preziosa, antica, “tanto l’è vecchia – dice- bisogna cambiare!” Ma si rende conto?
- E la gente ci casca?
- Ma sìììì…….Lo guardano e ZAC! Pietrificati! Le dico: pietrificati. Lo sa che ha lo sguardo maligno, vero? E così si pietrificano anche i cervelli, duri, come macigni.
- Capisco, bravo ragazzo, ti dico che hai fatto bene, almeno non ingannerà più nessuno.
- Lei è un ingenuo caro viandante, ci sono in giro ancora Euriale e Steno, le cosiddette sorelle che se ne vanno in giro a fare cose altrettanto dannose: una scrive editti per certi autocrati, l’altra scrive proclami che recita al popolo, ma ho la mia spada in mano e se le acchiappo….. ZAC! Faccio secche anche le altre due! 

PRIMO POPOLO DI FLORENTIA





venerdì 28 ottobre 2016

COSA ACCADE A FIRENZE,SOLO SCEMENZE? NO,FURBATE !

Sentite un po’ cosa accade:  oltre ai Comitati di cittadini  che  si indignano e si organizzano per protestare e cercare di fermare la pericolosa valanga  di vendite del patrimonio immobiliare pubblico di Firenze e la pericolosa china speculativa  che  conduce alle irreversibili  cementificazioni del sottosuolo, stanno emergendo altre formazioni di tipo molto “furbo”. Si mascherano alla moda, e cioè copiano lo stile dei comitati, ne mutuano i temi, insomma attuano un travestimento e si insinuano fra i cittadini.















A che scopo? Ad un duplice scopo:
primo:  farsi pubblicità e  INDIRIZZARE IL DISSENSO.......
secondo:  uno scopo scopertamente politico  appropriandosi di temi e parole d’ordine diventate “di moda”  per deviarle e  renderle inoffensive, prestando un  servigio proprio a coloro che vendono il Patrimonio Pubblico e bramano parcheggi e tunnel nel sottosuolo.
Ci si domanda: ma chi ci crede? Chi ci casca? …..TANTI, pare impossibile ma è così, basta che il travestimento sia ben confezionato, e  tanti sono pronti a cascarci.
Basta  che il titolo sia trendy, che usino termini accattivanti come  partecipazione, riuso, recupero di spazi pubblici,  valore politico della proposta, che tanti  corrono subito dietro al pifferaio di turno, anche se con internet a disposizione oggi non ci sarebbe bisogno di essere  volpi per informarsi. In fondo basterebbe poco:  diffidare di “ workshop & performances,  barchette di carta, lana cotta e uncinetti,  libriccini e lirichette”  dietro a cui si intravvede la sinistra  promozione del beneamato Comune di Firenze e della stampa di regime.












Mentre la Città e l’Italia intera sprofondano che cosa c’è di meglio da fare? Col bicchiere in mano  ci può intrattenere su giardini immaginati, per non ricordare i giardini già perduti e i giardini venduti, ascoltare evanescenti sproloqui, pur di non imparare ad esprimere  un  sacrosanto e urgente pensiero politico.
Tutti insieme nella melassa del  trendy politicamente corretto e autoreferenziale. Di conseguenza ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti alle inevitabili e future conseguenze , e  capisca chi vuole e può.


  

                                           PASSEGGIO REGALE  



EDITORIALE PRIMO POPOLO DI FLORENTIA


venerdì 21 ottobre 2016

COSE GRAVI ACCADONO IN FRANCIA

FRANCIA. E’ GUERRA CIVILE, MA LA STAMPA CENSURA: POLIZIOTTI IN RIVOLTA, IMMIGRATI SCATENATI, HOLLANDE BARRICATO ALL’ELISEO
 Maurizio Blondet  20 ottobre 2016  
da  un post di Facebook
Poliziotti in rivolta, immigrati scatenati, professori e medici nel mirino dei fanatici. Paese nel caos e Hollande chiuso a palazzo come Ceaușescu
Voi non lo sapete perché la stampa renziana censura tutto, ma la Francia è sull’orlo del caos. Tra martedì 18 e mercoledì 19 ottobre, per la seconda notte consecutiva centinaia di poliziotti, esasperati dagli ordini suicidi e genocidi della sinistra di governo, sono scesi in strada in varie città a cominciare da Parigi dove hanno bloccato il traffico della zona dei Campi Elisi e accanto alle loro auto coi lampeggianti accesi hanno cantato quell’inno nazionale che la “gauche” vorrebbe cambiare perché “troppo di destra”.

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Il governo e il direttore della Polizia Nazionale avevano minacciato gli agenti e spiegato nel pomeriggio di martedì che tali azioni dimostrative erano “inaccettabili” e comportavano gravissime punizioni, ma i poliziotti hanno risposto che INACCETTABILE è FARE DA PASSIVI TESTIMONI ALL’ ELIMINAZIONE DEL PROPRIO POPOLO. “A questo punto – scrive Le Figaro – al Ministero dell’Interno si è diffuso il panico e si è dato ordine di rafforzare la guardia alle entrate del palazzo presidenziale”. Agenti “fedeli” al presidente schierati contro la massa “ribelle”. Scene che sembrano uscire dalla Bucarest assediata del tiranno comunista Ceaușescu (peraltro compagno di merende della sinistra-champagne europea che poi lo ha rinnegato).
Ma cosa sta succedendo?
Si avvicinano le elezioni e la sinistra ha bisogno di vincere ancora grazie al voto dei “migranti” e così non solo si impennano le naturalizzazioni d’ufficio con cui si regala la cittadinanza (soprattutto – secondo i dati – a magrebini e subsahariani) ma si alza la soglia delle “marachelle” tollerate.
Le bande di “nuovi francesi” che ormai da anni controllano tutte le periferie francesi e che dieci anni fa scatenarono quella che Le Pen definì la “prova generale della guerra civile”, negli ultimi mesi hanno fatto una escalation incredibile.


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Non passa giorno senza che nelle scuole e negli ospedali professori e medici vengano aggrediti da gruppi di fanatici che li accusano di razzismo o scarso rispetto delle loro leggi che sono diverse da quella “infedele” francese.
L’elenco delle botte ai “formaggini bianchi” lo si trova su alcuni giornali ed è infinito ma l’ultimo episodio di “colore” riguarda un professore massacrato di botte per aver ricordato agli alunni di essere lui il maestro: offesa intollerabile visto che, come gli è stato ricordato, l’unico maestro è Allah, e non parliamo poi della “offesa” rappresentata dalla presenza di insegnanti donne e dalla “intollerabile offesa” degli “Asterix bianchi” che vorrebbero insegnare a scuola la storia e la cultura “degenerata” francese.
Dalle sberle però si è passati in questi giorni alle molotov contro le scuole e persino la ministra dell’Istruzione, di origine magrebina, ha dovuto ammettere che i funzionari pubblici sono ormai nel mirino e che la situazione è grave.
Se ne erano accorti per primi i poliziotti che da un lato sono in prima linea sul fronte del terrorismo vero e proprio e dall’altro fronteggiano quotidianamente le periferie che sono zone dove spesso i fanatici si formano e si nascondono trovando collusioni e simpatie.
Stati nello Stato, territori perduti della Repubblica dove dalle sassate alle poche auto di pattuglia si è passati alle bottiglie incendiarie di tre settimane fa che hanno ferito gravemente due agenti e hanno fatto traboccare il vaso.
Da lì in avanti poliziotti e uomini delle squadre speciali hanno raccontato ai giornali che la sicurezza di Stato era una farsa costruita su pochi agenti mandati allo sbando di fronte a gruppi di delinquenti, con l’ordine di non infastidirli.
“Evitiamo di intervenire, evitiamo di raccogliere le denunce, evitiamo di scendere dall’auto per non scatenare reazioni-raccontavano- in pratica facciamo finta di agire, ma così si va al massacro della gente onesta e poi nostra”.
Esagerazioni le ha definite la sinistra al governo, ma persino la comunità cinese che non si fa mai sentire, nell’ultimo mese ha portato in piazza due volte migliaia di persone con le bandiere francesi per denunciare la violenza incontrollata delle bande magrebine nei quartieri e per chiedere al governo di far lavorare gli agenti per riportare la legge e frenare gli episodi di impunito razzismo contro i bianchi e gli asiatici.
Naturalmente non hanno ottenuto nulla se non la solidarietà del Fronte Nazionale e del centrodestra di Sarkozy che però poi, nelle urne, fa comunella con la sinistra contro le Le Pen.
Una situazione di disastro anche morale con una classe media bianca – cristiana impoverita e abbandonata e casi incredibili come quelli delle vittime dell’attentato di Nizza private dei sussidi sociali e messe alla fame mentre gli stessi assegni vengono distribuiti con generosità alle persone schedate per terrorismo.
Nel 2006 il generale Pierre Marie Gallois, autorità assoluta nel mondo militare, ci disse (vedi “la Padania” di allora) che nel 2016 ci sarebbe stato l’inizio di una guerra civile francese che gli islamisti con la complicità della sinistra avrebbero rischiato di vincere.
Beh, pare che ormai ci siamo se persino seri giornali inglesi scrivono che fonti qualificate avvertono che da “quartieri fuori controllo” potrebbero essere sparati missili terra-aria sui velivoli in atterraggio a Parigi.
Tutto questo però non smuove la cattosinistra italiana che verso il “modello francese”, verso il caos francese corre alla velocità della luce e sui suoi mass-media censura ogni cattiva notizia dalla Francia ma si inquieta per le cupole della cattedrale ortodossa russa che “rovinano” il profilo di Parigi mentre le decine di moschee paiono abbellirlo vieppiù.
E la chiesa di Francia? Risponde il filosofo francese di origine ebraica Alain Finkielkraut che ha detto: “Apprendiamo con sgomento che per la Chiesa francese è sempre l’aggredito ad essere colpevole dell’aggressione di cui è vittima, e che quello che viene definito dialogo con gli islamici non è altro che totale sottomissione con il plauso della chiesa mediatica”. Il KO è davvero vicino.
SI SALVI CHI PUO OPPURE SI REAGISCA, L ‘ UNIONE FA LA FORZA
Carmen del Pilar Plus

 https://www.youtube.com/watch?v=SwLi1X0Ukog PARIS : LA POLICE INSTALLE SON NUIT DEBOUT SUR LES CHAMPS ÉLYSÉES