Il presidente Putin parla alle Camere e sospende l'ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa. La Russia, assicura, continuerà "sistematicamente" l'offensiva in Ucraina. Putin sottolinea che "è impossibile sconfiggerci sul campo di battaglia". Aggiunge che il Cremlino voleva una soluzione pacifica per evitare il conflitto ucraino, ma l'Occidente ha giocato "con carte false" per ingannare i russi. Spiegando i motivi della guerra, dice che Kiev “voleva dotarsi di armi nucleari” e attaccare il Donbass e la Crimea. Non c'è assolutamente alcuna logica in nessuno di questi attacchi alla Russia, tranne il desiderio di conquistarla e distruggerla. L'amministrazione Biden è dominata da fanatici del clima che chiedono di porre fine all’uso di combustibili fossili per destabilizzare l’industria europea e russa. Sono quelli che spingono per distruggere la Russia perché la maggior parte del SUO PIL è costituito da gas e combustibili fossili. Le sanzioni imposte dall'Unione Europea hanno vietato le importazioni di gas e combustibili russi aggiungendosi all'embargo sul greggio russo trasportato via mare iniziato a dicembre 2022. In questo modo l’UE si sta dando la zappa sui piedi.
Il discorso Putin inizia così: “Questo discorso
presidenziale giunge, come tutti sappiamo, in un periodo difficile e di svolta
per il nostro Paese. È un momento di cambiamenti radicali e irreversibili nel
mondo intero, di eventi storici cruciali che determineranno il futuro del
nostro Paese e del nostro popolo, un momento in cui ognuno di noi ha una grande
responsabilità”. Da notare che questo discorso implica una contrapposizione
netta all'egemonia USA che si è prodotta soprattutto dopo i due conflitti
mondiali: il primo contro l'espansionismo tedesco e la sua conseguente
sconfitta. I debiti di guerra astronomici che la Germania era obbligata a
pagare ai vincitori che preparavano l'avvento del nazismo finanziato dai grandi
monopoli internazionali già presenti con i loro intermediari alle trattative di
pace di Versailles.
Così il potere finanziario preparava il secondo
conflitto mondiale contro la Germania nazista e nello stesso tempo voleva
indebolire la compattezza dell’ex Unione Sovietica per frammentarla in tanti
Stati. Una costante storica simile si ripresenta oggi con l’espansione della Nato
ai confini russi e con una UNIONE Europea diretta dal WEF di Davos. Putin non
può cedere perché è in gioco la frantumazione della Russia e la dispersione del
suo popolo e la perdita delle immense ricchezze naturali che diventerebbero
preda delle multinazionali e della finanza apolide. Una vittoria russa
comporterebbe un ridimensionamento delle pretese delle forze che si sono
coalizzate a Davos e ad una sconfitta dei loro progetti. Occorre ristabilire un
equilibrio fra i popoli per la loro sovranità senza ingerenza di nessuno e
bloccare gli interessi politico-economici di chi vuole mantenere il potere
finanziario con la globalizzazione totale mentre le forze in campo contrapposte nella concezione del mondo si scontrano una
per impedire il totalitarismo mondiale e attuare un multipolarismo
sorretto dal Diritto Internazionale a favore della sovranità dei popoli e delle
loro Nazioni e l'altra che fa capo a Davos e alla Nato che vuole a tutti i costi frantumare la Russia per espandere la globalizzazione.
Qui il testo integrale: https://rossellafidanza.substack.com/.../trascrizione... DEL DISCORSO DI PUTIN
È evidente che la posizione della NATO degli USA e dell'EU è di una strana e negativa combinazione, resta da capire quali siano i veri obbiettivi
RispondiEliminaC'è un progetto internazionale che stanno mettendo in atto. Ci terrorizzano con virus curabili, ci obbligano a fare da cavie a vaccini sperimentali che stanno sterminando la popolazione, ci spremono come limoni per pagare le spese di una guerra provocata in 8 anni di continui attacchi terroristici. Fermate il mondo, fatemi scendere!
RispondiEliminaAdele D'Andrea