Identità Digitale Europea, parte la sperimentazione da marzo 2023. Entrerà In vigore nel 2024. E’ la versione UE del credito sociale cinese. Nel rapporto del 2018 del World Economic Forum dal titolo “Identity in a Digital World. A new chapter in the social contract” si spiega bene di cosa si tratta: “l’identità digitale determina a quali prodotti, servizi e informazioni possiamo accedere o, al contrario, a ciò che è precluso a noi”. Quando l’UE ne applicherà i principi quali implicazioni avrà per gli abitanti europei e soprattutto per noi italiani? Quello che vogliono è costringerci ad usare un’applicazione o una tessera con tanto di chip che avevano tentato di imporci, infatti ne dettarono le basi già nella Primavera 2020 (allora si chiamava “ID-2020”), allo scoppio della pseudo pandemia al fine di iniziare il “Grande Reset”.
Ora ci riprovano vogliono racchiudere la nostra vita in un'applicazione gestita da un'intelligenza artificiale che può "disattivarti" a piacimento. Siamo alla resa dei conti e per non farci pensare ci rifilano un festival pieno di immondizia per far parlare solo di quello e in tanti credendo di criticarlo ci sono cascati in pieno mentre quelli del WEF a Davos proseguivano con un progetto già pronto per essere attuato. Costoro vogliono inserire tutti i nostri dati sensibili, da quelli sanitari a quelli fiscali comprese le nostre vaccinazioni e perfino i nostri interessi culturali. Stanno mettendo in piedi un altro ricatto: Se non avrai un’identità digitale non potrai accedere ai servizi pubblici, avere i certificati medici, aprire un conto in banca, presentare la dichiarazione dei redditi, fare domanda per un'università, affittare una casa, noleggiare un auto, chiedere un prestito e tante altre cose come usare internet. Lo Stato vuole controllare tutto di te, fino al movimento delle tue labbra, ma quello che gli preme di più e riuscire a manipolare i tuoi pensieri e gestire la nostra vita.
Come scatterà l’imbroglio per suicidare la libertà dei popoli e dei singoli individui? In un modo molto semplice dapprima il tutto verrà presentato come un più facile accesso ai servizi. Sulla carta l’obiettivo del progetto Ue infatti è quello di permettere ai cittadini europei e alle imprese del territorio comunitario di accedere a un sistema di riconoscimento digitale per effettuare operazioni di qualsiasi tipo, in modo da poter utilizzare tutti i servizi messi a disposizione. Ma questa è solamente una trappola perché in seguito le cose saranno molto diverse. Se ci pensate con più attenzione con i programmi assurdi sul CO2 essi verranno applicati ai consumi delle persone. Per spiegarsi meglio chi immette troppo carbonio nell'atmosfera o chi produce troppa spazzatura o chiunque faccia qualcosa che non va al governo sarà duramente sanzionato con una patente a punti digitale. Un altro rilevante esempio, visto quello che hanno in mente poiché ci hanno già provato, il governo potrà ritenere inderogabile, per il bene della salute pubblica, fare iniettare un farmaco per tutta la popolazione, pena l’esclusione dalla vita sociale e decretare la fine economica della propria vita o di quella della propria famiglia.
Queste sono le loro vere intenzioni ed hanno già chi si occuperà di far rispettare i loro portafoglio digitale infatti il tutto sarà controllato da una 'APP' gestita da un'Intelligenza Artificiale. Tale Intelligenza Artificiale avrà il potere assoluto di 'disattivarti' dalla vita sociale a suo piacimento se non obbedirai ai voleri imposti dall'alto e inseriti nei suoi algoritmi. Inoltre inevitabilmente questa situazione porterà ad una distinzione e separazione all’interno della popolazione che in tal modo sarà divisa in controllori e controllati gli uni contro gli altri perché per avere vantaggi inizieranno le delazioni, ricordatevi che questi fatti sono già avvenuti nella dittature. Così il cerchio si chiude. Il progetto pilota che farà da apripista alla European Digital Identity Wallet sarà guidato dal consorzio Nobid e l’Italia è tra i Paesi pilota; Il sistema entrerà in vigore a fine settembre 2024. La European Digital Identity Wallet è un'iniziativa paneuropea: ne faranno parte oltre i Paesi della UE anche Norvegia, Regno Unito e Ucraina.
Come uscire da questo incubo mondiale? Infatti cercheranno di attuarlo anche in paesi fuori dall’Europa ma controllati dagli USA. Ci sono alcuni punti a nostro favore, 1) una parte dei paesi di questo pianeta è in disaccordo,2) occorre subito non allinearsi a questo progetto infame e dire no a qualsiasi applicazione,3) non basta dire solo no, occorre necessariamente creare un fronte popolare nazionale di vera resistenza popolare. In ultima analisi tutto questo sistema digitalizzato serve per portare avanti solo i progetti per avere in mano le nostre vite e farne ciò che vogliono anche spegnendoci con un clik. Questi progetti sono mossi da un delirio folle di onnipotenza per essere i soli padroni del mondo.
PER CHI HA ANCORA DUBBI QUESTO è IL LINK OVE CI VIENE DESCRITTO IN MODO GRATIFICANTE CHE COSA VOGLIONO FARE, TANTO SANNO BENISSIMO CHE MOLTI PESCIOLINI ABBOCCHERANNO:
NOTA: NON LASCIATEVI FUORVIARE DAL TERMINE APPLICAZIONE
quella serve solo per la loro funzione digitale per velocizzare il controllo si tratta invece di una vera e propria tessera, un green pass aggiornato. Possiamo anche essere senza cellulare ma se non risultiamo nel loro data base siamo fuori.
La pelle dell'orso ancora non l'hanno presa in quanto: Di recente, l’Unione Europea ha approvato il cosiddetto Gdpr ossia, il regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. Trattandosi di un regolamento, le sue norme sono immediatamente efficaci in tutti i paesi membri, senza che ci sia bisogno di una specifica normativa interna di recepimento. Il Regolamento è in vigore in via diretta in tutti i Paesi UE a partire dal 25 maggio 2018.
Tuttavia, per dare armonia al quadro regolatorio interno, l’Italia ha approvato un apposito provvedimento normativo per armonizzare le disposizioni del Gdpr con quelle del previgente Codice Privacy.
Come emerge dal primo considerando del Gdpr, la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati di carattere personale è un diritto fondamentale e la stessa Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, nonché il trattato sul funzionamento dell’Unione europea stabiliscono che ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano. Si spera che venga adeguatamente applicato in ogni caso anche in Italia anche se i recenti anni passati lasciano molti dubbi.
GDPR: un riassunto sul regolamento per la protezione dei dati personali (wommi.it)
Tanto non li fermeremo..non e' facile spiegarlo e soprattutto convincere il popolo cbe queste siano verita'.Siamo in pochi purtroppo ad avere la mente aperta.
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