giovedì 16 febbraio 2023

I FATTI INTERNAZIONALI PASSATI E PRESENTI DETERMINANTI LA NOSTRA SITUAZIONE ATTUALE


 Il punto chiave di tutta la situazione bellica che si è creata in Ucraina sta negli accordi verbali tra George Bush padre, James Baker e altri vertici statunitensi da una parte e Gorbačëv dall’altra. Gorbačëv acconsentiva all’unificazione della Germania, addirittura al suo riarmo e alla sua adesione alla NATO, un’alleanza militare ostile ma c’era “un do ut des”. La condizione era che le forze della NATO non si spostassero di «un centimetro verso est» ma il patto fu subito violato dalla presidenza Clinton. Poi la NATO si spinse sempre più oltre e passo dopo passo raggiunse il confine russo. Nel 2008 la cosa continuò con Bush figlio, e poi ancora con Obama vi furono proposte provocatorie per far entrare l’Ucraina e la Georgia nella NATO.

 Il guaio per l’Italia è iniziato proprio da quel momento: quello era un accordo che giocava a favore della Germania in quanto con la sua riunificazione si realizzava un altro progetto targato USA: in quel “do ut des” era previsto anche un elemento non evidenziato infatti con la riunificazione la Germania doveva divenire la futura guida economica della nascente Unione Europea. Questo fatto viene tuttora taciuto, sottovalutato e neppure preso in considerazione. I bei progetti dei padrini di un Europa unificata ove i popoli secondo loro avrebbero potuto avere la loro autonomia con quell’accordo verbale saltavano tutti, non a caso erano verbali. Inoltre quell’accordo ha dato ai tedeschi il primato di guidare l’Europa e di sottoscrivere il marco con lo stesso valore dell’euro per questo motivo i paesi del sud Europa dovevano essere deindustrializzati perché avrebbero fatto troppa concorrenza all’industria tedesca. Inoltre quel patto fra “gentiluomini” non ha certo impedito l’espansione ad est della NATO. Quindi ora è inutile piangere sul latte versato stiamo pagando da tutti i punti di vista le scelte fatte da altri per mantenere gli interessi geopolitici degli USA.

Per quanto riguarda l’intervento della Russia in Ukraina per difendere il massacro delle popolazioni del Donbass le spiegazioni e le giuste informazioni sono state già date e dimostrate con l’aggressione espansionistica della NATO. Tuttavia il problema che si pone va visto nella sua globalità poiché questi signori continuano a portare avanti i loro interessi finanziari speculativi a danno dei popoli quindi la domanda da farsi è "che fare?" Ma la stessa cosa vale anche per loro infatti se non riescono a raggiungere gli obiettivi che avevano programmato rischiano un sicuro fallimento. La crisi finanziaria in atto non è una crisi ciclica ma di sistema per cui anche loro sono alle corde. I capitali finanziari di loro proprietà raggiungono cifre cosi mastodontiche da non riuscire più ad ottenere profitti sufficienti in rapporto ai capitali investiti. 

Pertanto alle élite globalista sarà sempre più difficile mantenere il potere e questo non gli verrà più dagli investimenti fatti. Per questo giocano la carta della tecnologia basata sull'efficienza digitale e il passaggio al solo uso di energia proveniente dal settore elettrico. Sono alla fine della corsa, il rischio è che prima di finire scatenino una guerra. Hanno risolto sempre così le crisi ma questa volta un'altra potenza, quella Russa, si è messa di traverso per impedire lo sviluppo del capitale dei globalizzatori nella direzione unipolare diretta dagli USA e affiliati. Un altro modello in opposizione si sta interfacciando quello multipolare sorretto da rapporti di Diritto Internazionale.

1 commento:

  1. Tutto verissimo, siamo governati da una parte da degli incapaci, dall’atta da personaggi diabolici guidati solo falò Dio denaro

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