In Blu i paesi dove sarà vietato immatricolare auto con motore a scoppio nel 2035.
Come ben si vede nella cartina geografica gli altri paesi continueranno ad usare le auto alimentate con benzina e gasolio o gas. La guerra contro la CO2 serve solo ad impoverire i paesi europei. In Europa ci sono in media 531 auto ogni 1000 abitanti, e ci sono 746,4 milioni di abitanti (2018). Attualmente dove prenderanno l'elettricità per tutti i veicoli e il riscaldamento delle abitazioni e il funzionamento delle aziende? Se ci pensiamo bene, non potendo la rete elettrica ricaricare circa 400 milioni di auto in periodi di tempo breve, la soluzione è semplice: l’obiettivo è la riduzione dei veicoli di proprietà, quindi con una drastica riduzione del numero di auto elettriche in circolazione ci saranno minori consumi, così la rete elettrica ce la può fare. Non possedere nulla e vivere felici secondo le teorie elaborate e comunicate nei vari forum a Davos.
C’è da aggiungere che questa storia dell'abbattimento del CO2 è una trappola è come dichiarare guerra ad una componente dell'aria che se eccede serve da nutrimento alle piante per produrre con i sali minerali estratti dalle radici la clorofilla nella fotosintesi con il sole e donarci ossigeno. Questa fissazione contro la CO2 ha implicazioni non solo da un punto di vista economico se ci pensate bene chi altri produce CO2, noi abitanti del pianeta siamo miliardi e secondo le teorie aberranti di filantropi ecologisti inquiniamo l'aria e qui abbiamo la quadratura de cerchio.
Esiste un legame apparentemente invisibile fra quello che i governi occidentali soprattutto europei hanno fatto in questi anni di psicopandemia, le soluzioni proposte e la lotta alla CO2 hanno la stessa matrice la riduzione dell’occupazione, la chiusura delle aziende per creare disoccupazione e povertà e riduzione della popolazione. Queste ultime decisioni ecogreen di utilizzare solo energia elettrica riguardano i paesi europei dell’UE, Stati Uniti e i paesi dell'anglosfera in quanto vogliono determinare le modalità messe in atto per arrivare alla decrescita nei paesi indicati nella cartina col colore blu. Una spiegazione possibile di questa politica portata avanti da potentati economici e finanziari USA può essere quella di ridurre la forza economica e produttiva tedesca per ridurne la sua egemonia in Europa.
Questo è un conflitto fra due modelli di capitalismo che si stanno confrontando da noi europei con macchinazioni di politica economica mentre in Ucraina lo scontro in atto è più complesso non si tratta solo di due modelli di capitalismo ma di uno scontro armato per impedire il sopravvento dell’economia e della finanza legata al dollaro. Quindi la lotta è contro l’egemonia targata USA che vuole espandere il suo modello in Russia e nel resto del mondo per attuare una globalizzazione unipolare condotta dalle loro élites finanziarie a questo predominio si contrappone la Russia che propone un modello universale multipolare ove gli Stati mantengono la loro sovranità politica ed economica e pertanto sono favoriti gli scambi commerciali a parità di condizioni.
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